Convertire il disco MBR in GPT senza bisogno di reinstallare Windows 10

MBR-2-GPT

Oggi vediamo come convertire il disco di sistema nel formato GPT senza dover cancellare l’intero disco.

Il formato GPT offre principalmente due vantaggi, il primo è che si sostituisce all’MBR e permette maggiore sicurezza in quanto i dettagli di partizionamento e di avvio vengono scritti non solo all’inizio del disco ma anche alla fine, quindi qualora si danneggiasse uno dei due il pc si avvia comunque da quello di “riserva”. Il secondo motivo è il requisito base per poter poi abilitare, qualora il BIOS lo supporti il “Secure-Boot”.

Per chi non lo sapesse SecureBoot è una particolare funzione – presente solo sui recenti BIOS con UEFI – che protegge l’avvio del PC permettendo di eseguire solo codice dotato di firma, bloccando il caricamento di tutto ciò che non risulta firmato e inserito in un particolare database contenuto nel UEFI stesso.

La maggior parte dei pc attualmente venduti, parlo dei desktop, non hanno SecureBoot attivo di default, quindi una protezione importante non è attiva. SecureBoot è compatibile solo con i sistemi operativi a partire da Windows 8 in su.

Fino a Windows 10 Anniversary Update per convertire un disco in GPT e quindi poter poi abilitare SecureBoot bisognava cancellare completamente il disco rigido, comprese le partizioni, cancellando quindi tutti i contenuti del nostro Hard Disk.

Una delle tante novità di Creative Update è la possibilità di convertire il disco da un normale MBR al formato GPT (che sta per GUID Partition Table) condizione – come dicevo – necessaria per attivare il supporto al UEFI e SecureBoot, senza cancellare nulla.

Tale possibilità è data dall’introduzione del programma MBR2GPT in Windows 10, questo piccolo tool permette appunto di convertire il disco scelto in GPT senza alcuna perdita di dati e quindi senza dover reinstallare windows.

Prima di procedere assicuratevi che il BIOS del vostro PC supporti la modalità UEFI altrimenti a procedura completata vi ritrovereste un sistema non più avviabile, la procedura inoltre è irreversibile.

E come al solito fate una copia di sicurezza di tutti i vostri dati. Come da disclaimer non mi assumo alcuna responsabilità per danni, perdite o altro.

Come si capisce se il sistema supporta il UEFI e SecureBoot?

Purtroppo l’unico modo è quello di andare sul bios e verificarlo. Innanzitutto se il bios è di tipo UEFI apparirà la relativa voce nella schermata del BiOS stesso, solitamente in alto nel titolo (es. “ASUS UEFI Bios”), mentre la voce “SecureBoot” solitamente è inserita all’interno delle schermate dei sotto menu Sicurezza o Boot.

Scritta UEFI nel BIOS Asus

Purtroppo non mi è possibile darvi una voce precisa o un percorso specifico in quanto le voci e le opzioni cambiano a seconda dei pc
E’ inutile dire che dobbiamo aver fatto un backup completo del nostro harddisk su una unità esterna e scollegata, in modo da evitare la perdita di dati in quanto la procedura oltre che essere complicata è anche rischiosa visto che va a modificare il layout delle partizioni.

Detto questo per eseguire questa procedura è necessario riavviare Windows in Modalità “avvio avanzato”.

  • Apriamo start;
  • premiamo sul pulsante per visualizzare le opzioni di spegnimento;
  • a questo punto teniamo premuto il tasto SHIFT per le maiuscole e facciamo click su “riavvia il sistema”. In questo modo andremo alle opzioni avanzate di Windows;
  • seguiamo questo percorso “Risoluzione dei problemi” → “Opzioni Avanzate” → “Prompt dei comandi”…e attendiamo il riavvio;
  • facciamo l’accesso scegliendo l’account e inseriamo la password;
  • a questo punto ci ritroviamo davanti al prompt dei comandi. iniziamo a identificare il disco su cui operare digitando questa stringa: “diskpart“;
  • si avvierà il programma di partizionamento, successivamente digitiamo “list disk” e prendiamo nota del disco primario, se come nel mio caso il disco è unico non c’è da sbagliare, altrimenti il disco è quello che corrisponde alla dimensione del disco in cui è contenuto windows, nel mio caso “disco 0“. Notate bene, riconosciamo che il disco è in MBR anche per la mancanza dell’asterisco sulla relativa riga del disco in questione nella colonna GPT;

Disk List in Diskpart

  • a questo punto digitiamo “exit” per chiudere il programma di partizionamento;
  • ora arriva il “bello”, il programma che si occuperà di modificare il disco si chiama MBR2GPT, quindi digitiamo la stringa “mbr2gpt.exe /disk:0 /validate” . Questo comando ci permette di fare una sorta di verifica sul disco su cui intendiamo operare, se il risultato è quello mostrato in figura allora possiamo proseguire;

mbr2gpt comando "Validate"

  • a questo punto siamo pronti a far partire la conversione vera e propria digitando la stessa stringa che abbiamo inserito prima ma sostituendo /validate con /convert, in questo modo “mbr2gpt.exe /disk:0 /convert“;

mbr2gpt dopo conversione convert

  • partirà così la conversione, l’intero processo dura non più di un minuto, una volta che la conversione sarà terminata ci verrà ricordato di entrare nel bios e di modificare la modalità di boot da normale a UEFI, altrimenti Windows non si avvierà;
  • digitiamo exit e poi spegni il pc;

mbr2gpt conversione completata

  • riavviamo il PC ed entriamo nel BIOS tramite CANC o F2, F10 (la combinazione cambia da PC a PC, controllate il manuale di istruzioni per la combinazione corretta).
    Anche la relativa voce cambia da PC a PC, nel mio caso si chiama “OS Type” che si trova nella sezione “Boot” e poi “Secure Boot Menu“, dal menu a tendina scelgo la voce “Windows UEFI mode” al posto di “Other OS”. Quindi una volta fatta la scelta corretta salviamo le modifiche e riavviamo;

Windows UEFI mode dal BIOS

  • a questo punto Windows si avvierà in modalità UEFI e la procedura sarà completata.
    Coloro che possiedono la possibilità di usare secure boot ora potranno attivarlo dal BIOS.

N.B.: Alcune schede madri hanno l’UEFI ma non il secure-boot, altre invece hanno entrambi ma non permettono la scelta, esempio attivando UEFI si è obbligati ad attivare secure-boot, ecc. Fate sempre riferimento al manuale della scheda madre del vostro PC.